Basta rispondere a tre semplici domande in cambio di 150 euro in buono spesa per la Conad. E’ la nuova, ennesima, truffa che sta viaggiando su WhatsApp. Nulla di vero dunque, eppure l’amo messo nella rete dai soliti hackers in cerca di dati personali, a volte funziona. E qualche utente, ingolosito dalla cifra, risponde. Questa bufala dei primi giorni del 2019, gira nella consueta forma della catena di Sant’Antonio e anche se numeri sulla vicenda sono difficili da ipotizzare, è probabile che abbiano raggiunto le migliaia.
Anche se appare scontato, è sempre bene specificare che in questa storia, la Conad è vittima come tutti gli utenti che hanno ricevuto il messaggio. Ma cosa potrebbe accadere se si clicca sul finto sondaggio? Come sempre accade, il click apre una finestra sui nostri dati, oro prezioso per i pirati della rete, che possono impossessarsi di password, informazioni personali e codici di accesso.
Le tre domande sono veramente semplici: “Quante volte fai la spesa”, “che giudizio daresti del servizio clienti di Conad?”, “cosa compri maggiormente quando vai al supermercato?” Ed è proprio questo a cui non si deve credere. Nessuno regala soldi così facilmente. Soprattutto se poi al termine del sondaggio, si viene invitati ad inviare lo stesso messaggio ad altri 20 contatti.
Il consiglio degli esperti informatici è sempre lo stesso. Non cliccare quando si ricevono catene di questo tipo, verificare l’autenticità delle grafiche apposte sui messaggi, controllare sul sito dell’azienda se ci sono promozioni in corso e dove disponibile chiamare i numeri verdi delle stesse aziende.
www.ilmessaggero.it – Paolo Travisi