Le autorità cinesi stanno portando avanti una severa attività di repressione sulla raccolta illegale di dati personali su internet, mettendo offline 100 app di banche, settore retail, e anche una piattaforma di vendita di libri online. È stato riscontrato che le app incriminate mancavano delle informative sulla privacy necessarie per fornire esplicitamente le descrizioni sulle modalità di utilizzo e trattamento delle informazioni personali degli utenti, raccogliendo inoltre dati personali non necessari.
Inoltre, come riferisce il Ministero della pubblica sicurezza cinese, ben 27 app sono state invitate a correggere gli illeciti, 63 hanno ricevuto avvertimenti, 10 sono state sanzionate e 2 sono state oggetto di indagine per cause penali.
Tra le app finite nel mirino delle autorità cinesi e messe offline, ci sono quelle di China Everbright Bank , Tianjin Rural Commercial Bank e Bank of Tianjin, l’app di micro-shop Weidian, l’app di shopping transfrontaliero Kaola Haitao , la popolare piattaforma di lettura di romanzi online Jinjiang, l’app di informazioni immobiliari Fang.com, e l’app di informazioni automatiche Chexun.com.
La testata online Caixin ha rilevato che i trasgressori erano concentrati soprattutto nei settori bancari e dei finanziamenti in contanti, ma anche in quelli dell’istruzione online, della lettura online e del commercio elettronico.
I recenti interventi nei confronti delle app mobili che violano le normative sui dati personali derivano da una crescente pressione da parte di organizzazioni e utenti che chiedono maggiore privacy e sicurezza dei dati in Cina.
L’errata raccolta e l’eccessiva raccolta di dati rimane infatti un problema significativo in Cina, con un vero e proprio mercato nero in cui operano molti commercianti che vendono illegalmente i dati degli utenti alle aziende.
Furti e perdite di dati hanno anche sollevato numerosi problemi di privacy e sicurezza da parte degli utenti di Internet e delle app mobili in Cina. Solo quest’anno, il Ministero della Pubblica Sicurezza ha difatti punito quasi 700 app mobili che sono state reputare in violazione alle normative sui dati personali.