Dopo la lettera del Garante Privacy italiano Antonello Soro l’Ue risponde con una task force su Tik Tok

A fine gennaio era stato il Garante italiano, Antonello Soro, a sollevare con una lettera indirizzata ai tavoli dell’Ue i problemi di privacy di Tik Tok, il social network utilizzato da milioni di giovani, molti dei quali minori, che consente di creare e condividere audio, video e immagini, e tenendo conto del periodo di emergenza da Covid-19, la risposta del Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) non ha tardato troppo ad arrivare.

L’European Data Protection Board, che è il comitato che riunisce tutte le Autorità privacy dell’Unione Europea, ha infatti adesso attivato una specifica task force per Tik Tok per coordinare potenziali azioni e acquisire maggiori informazioni sul trattamento dei dati da parte del social network. A renderlo noto è lo stesso Edpb comunicando le decisioni adottate durante la sessione plenaria del 10 giugno 2020.

Adesso, rispondendo all’eurodeputato tedesco Moritz Korner (Renew Europe) sul social network cinese, l’Edpb ha ricordato di aver già emesso “linee guida e raccomandazioni che dovrebbero essere prese in considerazione da tutti i responsabili del trattamento di dati”, ribadendo che il Gdpr si applica anche a soggetti non stabiliti nell’Ue “quando le attività di trattamento dei dati sono correlate all’offerta di beni o servizi a persone all’interno dell’Unione. Vedremo quindi gli sviluppi della task force nei prossimi mesi, ma sta di fatto che adesso Tik Tok è ufficialmente sotto la lente dei garanti per la privacy europei.

Fonte: www.federprivacy.org