L’app ora ha un filtro che trasforma il volto femminile in maschile e viceversa. Ecco come è cambiata la gestione della privacy.
Vi ricordate FaceApp, l’app che andava tanto di moda l’anno scorso, quella che gli mandi una tua foto te la restituisce che sei vecchio e che aveva sollevato un vespaio perché non si sapeva che fine facessero le nostre immagini? Ecco è tornata di moda. Sui social sta crescendo il numero di persone che si è “rimesso” a condividere il proprio volto modificato. Questo volta però al posto di diventare vecchi cambiamo sesso, da uomo a donna e viceversa. FaceApp ha un filtro nuovo ora che consente di modificare le fotografie, sempre sfruttando l’intelligenza artificiale, e passare così da un genere all’altro.
E la privacy? Protestare serve
Senza entrare nel merito del senso di questi tormentoni social la cosa interessante è che le proteste sollevate l’anno scorso sembrano avere avuto effetto perché l’azienda dichiara di avere cambiato le proprie regole di ingaggio nei confronti della gestione dei nostir dati.
FaceApp, ricordiamo, è stata realizata da Wireless Lab, società con sede a San Pietroburgo fondata a diretta da Yaroslav Goncharov, ex dirigente di Yandex, il principale motore di ricerca in Russia. L’applicazione inizialmente non ha fornito informazioni precise su che fine facessero le foto caricate dagli utenti. Per difendersi nell’estate scorso FaceApp aveva assicurato dinon condividere dati dell’utente con terze parti e che “i dati dell’utente non vengono trasferiti in Russia”, assicurando inoltre che entro 48 ore dall’uso i dati vengono cancellati dal suo cloud. Ora l’ha scritto nelle propria policy relativa alla privacy.
L’ultimo aggiornamento che trovate sulla pagina del sito è del 4 giugno. Come scrive Ernesto Belisario, esperto in Diritto delle nuove tecnologie, “le foto saranno utilizzate solo per fornire agli utenti il servizio richiesto e che saranno cancellate dal fornitore entro 48 ore dal caricamento e modifica della foto”. Inoltre, come si legge, “una sezione dell’informativa è dedicata agli utenti europei (e quindi al GDPR) e c’è la possibilità di richiedere la cancellazione dei dati (e delle foto) dal cloud anche prima delle 48 ore”.
Come funziona.
Scaricando FaceApp, disponibile per iOS e Android, si accede a un menù che prevede anche l’opzione ‘sesso’: una volta scelta la foto da modificare, basterà un clic sulla versione maschile o femminile per ottenere l’effetto desiderato. La foto può essere poi salvata e condivisa sui social o sulle chat. Appena scaricata, l’app chiede l’autorizzazione di accedere alle foto conservate sullo smartphone, in modo da poterle modificare con i filtri.
Fonte: ilsole24ore