Nuovo codice di condotta per le Big Tech e un più efficace dispositivo di vigilanza. Al nuovo organismo potrebbe essere conferito il potere sanzionatorio.
Il Regno Unito attiverà un nuovo dispositivo di vigilanza nel 2021. È quanto annunciato dal Governo e dalla Competition and markets Authority (Cma) nazionale, che vede nei giganti tecnologici come Google e Facebook una minaccia reale alla libera concorrenza.
Nel 2019 le due società hanno raccolto l’80% circa dei quasi 19 miliardi di euro investiti in annunci pubblicitari nel Paese, il che evidenzia il concreto pericolo di un abuso di posizione dominante sul mercato da parte delle big tech in generale.
Controllare da vicino Google e Facebook
Per contrastare questo fenomeno, la Cma attiverà entro aprile del prossimo anno un nuovo dispositivo di vigilanza sui mercati digitali per provvedere ad applicare un nuovo codice di condotta teso a disciplinare il comportamento delle piattaforme online.
“Le piattaforme digitali come Google e Facebook contribuiscono in maniera significativa alla nostra economia e svolgono un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, sia che ci aiutino a rimanere in contatto con i nostri cari, sia che ci permettono di condividere contenuti creativi o accedere alle ultime notizie”, ha commentato Alok Sharma, Segretario di Stato per gli affari economici, l’energia e la strategia industriale del Regno Unito.
“Ma il predominio di poche grandi aziende tecnologiche sta portando a meno innovazione, prezzi pubblicitari più alti e ridotta capacità di scelta e controllo per i consumatori”, ha aggiunto.
“Il nostro nuovo regime a favore della concorrenza per i mercati digitali, invece, vuole garantire a tutti un potere di scelta maggiore e fare in modo che le piccole imprese di non vengano marginalizzate“, ha concluso il Segretario di Stato.
Nuovi poteri alle autorità di vigilanza
Il nuovo dispositivo sarà supervisionato dall’“Unità mercati digitali”, si coordinerà con altre autorità di regolamentazione, come Ofcom (Office of communications) o ICO (Information Commissioner’s Office).
A tale organismo potrebbe essere conferito il potere di sospendere, bloccare e rivedere le decisioni prese dalle aziende tecnologiche e di imporre sanzioni per il mancato rispetto delle regole.
Inoltre, il meccanismo di vigilanza garantirà ai cittadini un maggior controllo sui propri dati personali e sensibili, una maggiore trasparenza nel loro utilizzo e maggiori restrizioni sul come saranno sfruttati.
Al centro del lavoro del Governo anche la volontà di riequilibrare il rapporto di potere esistente tra editore e piattaforme, che al momento è a vantaggio delle seconde.