Dopo il procedimento formale aperto a febbraio per valutare se TikTok garantisca in maniera sufficiente la tutela dei minori, la Commissione europea ha aperto un secondo procedimento formale contro TikTok ai sensi del Digital Services Act (Dsa) perché l’app “Lite” della piattaforma di video sharing cinese comporterebbe “rischi di gravi danni alla salute mentale degli utenti” derivanti dal programma a premi che “può indurre dipendenza“. E tutto questo avviene mentre negli Usa TikTok è a rischio di definitiva messa al bando.
In Europa, secondo la Commissione UE il “programma attività e premi” promosso da TikTok Lite, che consente agli utenti di guadagnare punti eseguendo determinate come guardare video sul social cinese, mettere “mi piace” ai contenuti, seguire creatori, invitare amici a iscriversi, sarebbe stato lanciato “senza una previa valutazione diligente dei rischi” che comporta un effetto di dipendenza dalle piattaforme, e senza adottare misure efficaci di attenuazione dei rischi”. Rischi che sono considerati dall’esecutivo UE “particolarmente preoccupanti per i bambini, data anche la sospetta assenza di efficaci meccanismi di verifica dell’età su TikTok“, una lacuna già oggetto di un primo procedimento formale contro TikTok aperto nel mese di febbraio.
Bruxelles svolgerà ora la sua indagine approfondita con urgenza, e se fossero dimostrate le inadempienze della nota piattaforma di condivisione online, si procederebbe con la contestazione delle violazioni degli articoli 34 e 35 del Digital Services Act.
In attesa della valutazione della sua sicurezza e di ricevere le argomentazioni della società ByteDance, nel frattempo l’UE ha dato annuncio di avere sospeso il programma a premi di TikTok Lite nell’Ue, a cui ha replicato il commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton, che prendendone atto ha sottolineato “I nostri figli non sono cavie per i social media”.
Oltreoceano invece, secondo l’amministrazione americana TikTok raccoglierebbe informazioni sui cittadini statunitensi per svolgere attività di propaganda in collegamento con il Partito Comunista Cinese, e la Camera dei rappresentanti del Congresso ha approvato in larga maggioranza una legge che potrebbe portare al divieto di utilizzo di se ByteDance se non decidesse di vendere la piattaforma social entro un anno, come intendeva procedere l’amministrazione Trump nel 2020, ma ora il presidente Joe Biden ha firmato la legge per vietarlo, e anche se TikTok potrebbe da parte sua potrà fare ricorso, adesso la società cinese ha 9 mesi di tempo per vendere la piattaforma, e il rischio della sua definitiva messa al bando sembra ora più vicina.
A cura di Federprivacy