L’accusa è di aver spiato centinaia dei propri dipendenti nella filiale tedesca di Norimberga. Ora, il colosso svedese della moda Hennes e Mauritz (H&M) è obbligato a pagare una multa di 35,3 milioni di euro per la violazione sulla legge sulla privacy. A stabilirlo il garante della protezione dei dati ad Amburgo. La cifra eccezionale è un monito: «L’importo della multa inflitta è adeguato e adatto a dissuadere le aziende dal violare la privacy dei loro dipendenti», ha spiegato il commissario per la protezione dei dati di Amburgo, Johannes Caspar.
Archiviate informazioni private su famiglia, salute e religione – Il caso era noto già dall’anno scorso. Secondo le autorità tedesche H&M aveva raccolto informazioni sulla vita privata dei dipendenti, registrandole e conservandole, almeno nel caso di alcune persone, fin dal 2014. Ad archiviare dettagli innocui ma anche problematiche famigliari , di salute e credenze religiose erano stati alcuni direttori della filiale di Norimberga. I superiori avevano potuto carpire «un’ampia conoscenza della vita privata dei loro dipendenti attraverso discussioni individuali e di gruppo», come riportano molti media tedeschi.
H&M chiuderà 250 negozi nel 2021 – L’annuncio della maxi-multa arriva poco dopo l’annuncio del gruppo svedese di voler ridurre il numero del 5% e sue filiali (circa 250 unità negozi) nel prossimo anno. Intanto, secondo la società, 166 delle circa 5 mila filiali sono ancora chiuse, tra lockdown e restrizioni di orari nei tanti paesi del mondo in cui è presente. L’annuncio è arrivato nel comunicato col quale H&M ha reso noti i conti del terzo trimestre, chiuso con un utile pre-tasse di 2,3 miliardi di corone svedesi. Ora le cose vanno meglio, perché le vendite hanno recuperato con ricavi scesi soltanto del 5% in settembre, che è il primo mese del quarto trimestre di H&M. Ma a quanto pare non basta per salvare i 250 negozi avviati alla chiusura.
Fonte: Il Corriere della Sera