Bonus Bolletta, il Garante della Privacy ha sollevato alcune obiezioni relative all’incrocio e allo scambio dati previsto da questa misura.
Lo sconto automatico previsto dal Bonus Bollette è stato bloccato dal Garante della Privacy. L’autorità sostiene infatti che ci siano ancora dei punti poco chiari da definire per quanto riguarda la gestione dei dati. In primo luogo, vi è il fatto che le modalità entro cui verranno scambiati e incrociati i dati tra l’Inps e il Sistema Informativo Integrato di acquirente unico, non sono ancora state definite.
Ma non è il solo punto su cui l’autorità chiede di fare chiarezza. Viene anche richiesto infatti di adottare misure che siano in grado di poter accertare in modo univoco quali siano le utenze che possono essere compresa in questa agevolazione per singola famiglia. Viene richiesto di fornire maggiori informazioni ai beneficiari di questo provvedimento per quanto riguarda il trattamento dei dati che sono presenti nella DSU così come vanno rafforzate le misure di sicurezza informatica relative alla trasmissione dei dati.
Bonus Bolletta, che cos’è e come funziona
Il Bonus Bolletta è una misura che consente alle famiglie che ne hanno diritto di poter usufruire di uno sconto automatico sulle bollette di luce e gas. Si tratta di un provvedimento che entrato in vigore a partire dal 1 gennaio di quest’anno, allo scopo di offrire un valido supporto economico a tutti quei nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio economico.
Lo sconto sulle bollette viene applicato in automatico, senza dunque che i beneficiari siano tenuti a presentare richiesta.
La platea degli aventi si aggira intorno a circa 2,6 milioni di famiglie. È necessario però che i nuclei familiari, per potersi vedere accreditato questo sconto, abbiano un Isee inferiore a 8,265 euro, o a 20 mila euro nel caso abbiano più di quattro figli a carico.